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lunedì 26 dicembre 2011

incontro

Valeria mi aveva raggiunto nel punto stabilito. Alle 14 di un  pomeriggio di maggio, seduti ad un tavolino di un bar, prendiamo un caffe, Ha indosso l’abbigliamento che le ho chiesto di mettere, una gonna nera sopra il ginocchio ed una maglia bianca, indovinato, il tuto non fa altro che mettere in mostra  e sottolineare le curve del suo corpo. I capelli neri scendevano curatri sulla spalla, leggermente mossi, ondeggiano ad ogni movimento del capo. Al collo un filo di cuoio con una piccola medaglietta, ne avevamo parlato, una iniziale imitazione del collare…
La contemplo… La fisso…. Momento divino…
Gli occhi scuri di Valeia si turbano quando, sempre fissandola, le prendo e stringo la sua mano che nervosamente si muoveva sulla sua coscia…,gli sguardi si parlano, i desideri si intrecciano,
Ella sapeva dova l’avrei portata, sapeva che doveva provarmi la sua volonta di essere la mia sottomessa e di scegliermi come suo Maitre.
La sottomessa non puo sottomettersi senza scegliere, questa decisione deve essere sua, non si prende una sottomessa, ma si accetta la sua scelta, sono suo eletto e niente ha un  valore cosi alto.
In questo giorno di maggio diventa mia sottomessa.
L’acquisto del suo collare, braccialetti di cuoio, di oggetti vari che avremmo usato (certi oggetti devono essere personali, e non mi piace utilizzare quelli gia usati ) fu per noi un vero rito- Valeria fu fantastica, esempio di classe, controllo, complice e compagna di gioco, si comportò in maniera impeccabile, applicando tutte quelle regole che una sottomessa educata deve sapere, la sua condotta mi valorizzava alle persone presenti in quel negozio specializzato SM , apprezzava questa unione senza fastidio ne vergogna, sincera. Questa sincerità faceva nascere una sensibilità a misura dei sensi e di un sentimento comune di appartenenza

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