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martedì 27 dicembre 2011

pensiero

Sapienti melodie che in certi momenti sai sprigionare dal tuo essere reale per diffonderle e farle cantare anche nel ricordo di chi ti ha vissuta, toccata, guidata !

lei

“ Ieri ho dovuto tenere la corda tra le gambe per tutta la giornata..
Stamane mi sono svegliata che ero ancora tutta bagnata, il mio Padrone si è arrabbiato e mi ha fatta uscire solo dopo avermi legata bene tra le gambe, con vari giri di corda che passavano tra le labbra della fichetta.. 

senza mutandine, potevo portare solo le mutandine di corda.

Corda spessa e ruvida, e annodata in punti strategici, a premere dove mi dà più fastidio.” 

la Volpe e il Principe

...............  ....
" Bisogna essere molto pazienti",rispose la volpe
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…
Ci vogliono i riti".

guardando

Apparire sulla soglia della stanza , osservare quei lenti movimenti, quelle mani che ovunque accarezzano,sfiorano, toccano, aprono.. spargendo nell'aria dolce profumo di voglia.
Sguardi che cercano di penetrare, appropriarsi delle parti più nascoste per provare ugual piacere, lo stesso che fa scorrere brividi sul mio corpo.
Sensazioni che percorrono i corpi salgono senza fretta
senza tempo, fino a raggiungere,insieme, quell'attimo che riporta alla pace.

rilassaTi

 “Ti prego...”
Rilassati.
Ti vedo… dura lotta interiore.
Sei una concreta realtà irreale, lo sai?

”Ti sento…stammi vicino, non lasciarmi cadere”
Procediamo?
”Conducimi”
-attesa-
"Non sopporto attendere."

Ti insegno io l’attesa.
-attesa-
"Ho paura."

Non ho ancora iniziato.
"Io non ci riesco, mi sento irrequieta."
Ho capito,
Ti concedo il silenzioso buio nei tuoi pensieri.

”Sconfiggi e calpesta le mie remore.
Come un barbaro invadi la mia anima”

Ferma, immobile, lascia che distrugga i tuoi pregiudizi.
Smetti di pensare e gioisci.
Saccheggio, prendo, esproprio.
Il mio sguardo posa sulla mia conquista.

”Incendia, distruggi, vìola ogni ideologia
Mettimi in ginocchio ai tuoi piedi
Mi apro a te, svergina l’incertezza,
cancella l’inquietudine,
accarezza la mia femminilità”

lunedì 26 dicembre 2011

cara Volpe 2

Offerta consapevole, allo sguardo,
Dolce, delicata,chiusa, quasi timorosa

Ognuno vede il suo pensare,
il suo eccitamento che cresce in funzione di ciò che vuol sentirsi
La complicità divulgata e mescolata tra individui sconosciuti,

 ma conosciuti nel vissuto del piacere   che si apre al mondo del lecito e del trasgressivo...
mi piace pensare a questo viaggio

ognuno nella sua strada, ma che per certi versi si incrocia e si fonde;
Si mi piace, ne sento quasi l'odore

in negozio

 Apro la porta, entri in quel negozio di intimo, che più volte avevi guardato durante le solite particolari passeggiate;
in mostra tessuti, pizzi, colorati completini, delicata biancheria intima,  
Una commessa gentile, dai capelli mossi quasi biondi, carina e dal viso dolce si avvicina chiedendo cosa potesse fare per te…  immediatamente rispondo io con tono che tu ben conosci e ami. ma che mette un pò a disagio la piacevole commessa
"voglio un corsetto per la signora, ce ne mostri alcuni". Lei ti guarda sottocchi , si muove nel negozio senza perderti di vista  poi posa sul bancone alcuni capi, tu sei poco dietro di me, non li guardi nemmeno, li osservo attentamente, ne scelgo uno in particolare, te lo porgo dicendo “Paola, prova questo”
lo prendi, ti stai dirigendo verso il camerino di prova quando, involontariamente …(volontariamente)…., ti tocco leggermente,  facendoti cadere il corsetto dalle mani
"RACCOGLILO", mi guardi di sfuggita, capisci cosa voglio, dai le spalle alla commessa e ti chini lentamente, le gambe tese, flettendo solo il busto. La gonna sale mostrando alla ragazza le tue intimità liberamente  nude; hai il volto in fiamme, la commessa imbarazzata finge indifferenza, ti dirigi con passo incerto verso il camerino, entri.
Sono dietro la sottile tendina, sento il fruscio degli abiti che stai sfilando, movimenti rapidi, leggeri. la tenda è appena socchiusa, la sposto ancora un pò, hai indossato il corsetto, i lacci slegati, sorrido, sai bene che volevo essere io a stringerlo attorno al tuo corpo.
Apro completamente la tenda, lasciando che la commessa ti veda, seminuda, con la testa china e le mani lungo i fianchi; la tua voce leggera,timida, rotta dall'imbarazzo e dall'eccitazione "non riesco ad allacciarlo da sola". Entro nel camerino, ritiro la tenda, ti faccio voltare verso la parete, porto le tue mani sopra il tuo capo facendole appoggiare al muro; percepisci la stretta del corsetto, ti toglie il fiato, socchiudi gli occhi pregustando quella sensazione che tanto aspettavi, stringo ancora di più, poi mi allontano un poco, osservandoti. .. Meravigliosa  !...
Il corsetto bluette fascia il tuo corpo, disegna la tua vita sottile lasciando scoperte le natiche, candide, ben disegnate, esiti, resti immobile, mostri in una tacita offerta

Una sculacciata sonora risuona nello spazio angusto, poi……
La mia mano decisa tra le tue gambe ti accarezza, ti cerca, ti liscia, pizzica… strappandoti un lungo gemito che tenti vanamente di soffocare, entro in te con due dita, con decisione, le tue gambe si piegano mentre il tuo corpo è scosso da sensazioni di piacere; muovi il bacino, infilandoti ancor più sulle mie dita, non tenti neppure più di trattenere i gemiti di piacere. Poi, improvvisamente tutto finisce, mi stacco da te.
Ti giri, gli occhi bassi, e scivoli in ginocchio davanti a me, immaginando che io voglia la tua bocca; una fantasia ricorrente più volte provata; la mia mano sui tuoi capelli, sei in attesa del mio ordine, mentre gli umori lasciano una sottile, lucente strisciolina sulle tue cosce………ma……..apro di colpo la tenda, mostrandoti in quella posizione inequivocabile, in ginocchio, le labbra un poco aperte pregustando il mio sapore.
La commessa ti guarda, mi guarda, finge di essere occupata per celare la curiosità che l’ aveva spinta ad avvicinarsi per sentire meglio ciò che accadeva nello spogliatoio, per rubare intriganti sensazioni non sue. Ha il viso in fiamme, ma anche una luce inequivocabile negli occhi.
Ti alzi lentamente chiudendo la tenda. Sei furiosa, umiliata, pensavi che finalmente ….., invece ti sei trovata mostrata come una piccola cagnetta in calore, usata per eccitare un'altra donna. Sento che ti muovi con furia nello spogliatoio, rivestendoti, ma so che non oserai toglierti il corsetto. E tu sai che io lo so. Tutto ciò ti rende ancor più furiosa.  Ma eccita ancor più i tuoi sensi.

Esci, le spalle diritte, il capo alto, fiero finché non incontri il mio sguardo, e subito abbassi gli occhi avvicinandoti.
Mi avvicino alla ragazza "prendo quello che abbiamo provato signorina, la mia amica lo tiene indossato".
Lei ti guarda, curiosa, e batte il prezzo sulla cassa, mentre è intenta alle operazioni per il pagamento, mi avvicino un poco a lei, "mi scusi signorina" dico allungando una mano verso il suo viso, "ha una piccola briciola" e così dicendo, prima che abbia il tempo di reagire, le sfioro le labbra con le due dita.
Stai osservando tutta la scena, arrossisci e trattieni il respiro: la mia mano, le mie dita…..sono state in te conservano ancora il tuo odore di donna, forse ancora umide,.. ora sono sul suo viso. La ragazza inconsciamente sporge la lingua per raccogliere la briciola immaginaria dal suo labbro superiore, incontra le mie dita ed ecco che il tuo odore le esplode nel cervello ed il tuo sapore nella mente. Resta immobile, tesa, le immagini di ciò che è accaduto nello spogliatoio le passano nella mente, gli occhi le si accendono di desideri perversi.
Abbasso di colpo la mano, la commessa ha ancora le guance arrossate e quella strana luce negli occhi…..


cara Volpe

Ti ho attesa nella penombra
dell’imbrunire

ho atteso il tuo arrivo carico

di eloquenti silenzi


ho contato i passi del tuo incerto
procedere verso la mia sdraio

ho rimproverato le bugiarde lancette 

che dubitavano del tuo ritorno   


Incapace di apparire ai tuoi occhi ancora semichiusi
Incapace di sfiorare la tua anima. ancora troppo nascosta

Ho atteso il tuo sguardo tranquillizzarsi, 
Ho atteso che guardasse oltre la diffidenza
per vedere l’avvicinarsi a Te, quanto il pensiero desiderava

sentire in te la gioia di una carezza che sfiora il tuo cuore

 

noi

Il mio sguardo che... ti fruga nell'interno...
Cerca i tuoi messaggi seducenti...
dai tuoi occhi l'erotismo... diventa grazia raffinata...
Diventi un'immagine avvolgente...
che mi trascina dentro... in quella tua magia appagante...
fatta di promesse... calde e eccitanti...
più ti guardo e più mi accorgo... che tu dei miei sogni sei il nutrimento...
E il desiderio che percorre la mente...Diventa... Il mio Tormento...

Tramonto

Sei appoggiata alla finestra aperta, lo sguardo fisso sull’orizzonte lontano, guardando l’incredibile gioco di colori che il mare ed il cielo azzurri creano col rosso arancione del sole verso il tramonto..
“Non muoverti ..  continua ad osservare”…
Intuendo che stavo vicino a te, riporti lo sguardo all’orizzonte…le gambe si scrociano e rimangono dritte e leggermente allargate…
La leggera gonna di jeans, gia corta, in quella posizione lascia intravedere il piccolo triangolo bianco delle tue mutandine.
Più che vedermi, mi senti dietro di te, percepisci il calore delle mie mani sui tuoi fianchi. . . Il contatto della pelle calda,
Muovo le mani, le sposto, accarezzo. . . le passo sul suo sedere acquistando a poco a poco sicurezza,
salgono… prendono il bordo dello  slip e lentamente lo abbassano….
Scivola sulle gambe
Con un leggero movimento  ti liberi delle tue stesse mutandine..
 Lentamente mi abbasso; ti sento fremere al calore del mio alito su una delle tue natiche.
Non ti puoi muovere !…
La pelle sotto le mie labbra è liscia, vellutata, le lascio scivolare percorrendo la rotondità del gluteo, muovendo di qua e di la il viso per sentire contro le guance il calore morbido….e  quando la bocca raggiunge il solco, le tue gambe lentamente si aprono.  In preda ad una sorta di ebbrezza percorro come febbricitante l'altra natica e quando raggiungo nuovamente l'unione dei glutei li trovo dischiusi di quel tanto da permettermi di scendere con la lingua nella loro valle, di percorrerla senza riuscire a toccarne il fondo. Una sorta di esaltazione si era impossessata di me, abbraccio le tue cosce, stupende colonne di carne, levigate, lisce, le percorro risalendole ancora fino alla groppa
Sento la tua reazione …contenuta… non puoi liberarla… è dentro di te.. ti scuote,
Le mie mani riprendono a tremare quando separo le natiche. Immergo il viso nei globi carnosi, questa volta la mia lingua ne tocca il fondo e nel percorrerlo ho la percezione dei peletti fini e radi nella vicinanza della Rosellina…, il calore …,sento le increspature…, le conto una ad una con la punta. . .  -Ohhhhh
Scosto il viso per avere la visione per intero

Una traccia di saliva bagna il solco dischiuso, seguo il disegno accattivante dei globi aperti, la piega deliziosa che fanno con le cosce. . . Mi viene un tuffo al cuore vedendo sotto la loro giunzione la pagnottella ricoperta di peletti serici, dorati, divisi da una valletta dalla quale emergono delle labbra pallide, sottili. ….sono irresistibilmente attirato
Mi siedo a terra facendo risalire la mano all'interno delle cosce divaricate, Di nuovo non riesci a trattenerti quando la mano raggiunge l'unione trovando la pelle fine, delicata.
Non ti trattieni neanche quando col taglio sfiorai i peli soffici, incontrando poi una morbidezza che mi fa fremere…striscio sul pavimento per passare il capo fra di esse sfiorando coi capelli la sommità delle cosce.
Ti chini leggermente.. arretri un pò il bacino… per portare il tuo sesso umido e vibrante.., dolorante per la voglia di essere toccato… stuzzicato.. divorato.. all’altezza del mio viso .. Ti stai offrendo impaziente.. indugio…
Sollevo lo sguardo, i lunghi seni sfioravano il bordo della finestra e fra di essi il tuo viso ;
il profumo particolare che colpisce le mie narici mi inebria a tal punto che come un assetato avvicino la bocca al vertice del tuo ventre forzando con le guance le cosce ad aprirsi maggiormente.
Sento il corpo sopra di me percorso da un fremito, un sussulto; segno tangibile dell'impaziente emozione  Con lo sguardo perso nel vuoto ricevi il mio omaggio sulla sua intimità.
Il profumo si fa più intenso, peli morbidi entrano nella bocca che ho aperto applicando le labbra contro la pelle, poi il sapore particolare che sentii sulla lingua mi fa capire che l'intero tuo sesso è nella mia bocca. Cerco quel sapore muovendola nelle carni lisce, lo trovo nella fessura del tuo grembo. La muovo ritirandola e affondandola. . .

Muovo la lingua come un assetato facendola andare per tutto il sesso, felice di provocare un uragnano dentro di te ………….